venerdì 17 ottobre 2008

Kosanost Dint a sti vicoli

Non andranno mai ad Amici della De Fillippi
Non si faranno mai le sopraciglia, le lampade ed i capelli cotonati.
Non guideranno mai supercar o supermoto
Quando escono dalle loro case nei rioni devono stare attenti sia " e guardie" che ai " cammurrist ro sistem "
Ho scelto la versione unplugged e non quella ufficiale perchè la trovo ancora più vera ,suonata in una cantina male illuminata , fredda (suonano coi cappelli ed i giubbini) con un vecchio computer con lo schermo ancora rct e non lcd .
In questa musica trovi Africa trovi Murolo trovi il Ghetto R&B travi Daniele e D'Alessio trovi i Neomelodici , trovi la chitarra arpeggiata e il giro di basso groove , trovi il rap ed il vocalizzo antico di Gatta Cenerentola , trovi la nuova disperata Napoli e la stupenda vena musicale e artistica presente nel ns dannato e meraviglioso DNA .

6 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sono sempre chiesto dai tempi degli almamegretta ai 99 posse a loro, perchè se si fa questo tipo di musica poi si debba fraseggiare in dialetto, solo per far sapere che si è di napoli o per connotare una precisa immagine di ghetto:In entrambi i casi secondo me si fa una operazione non corretta oltre che una forzatura.

adriano ha detto...

@Franco
Ho citato Gatta Cenerentola e Murolo ( facendo naturalmente i dovuti distinguo artistici e di valenza culturale) e mi riallaccio agli autori "dialettali" che citi nel tuo ultimo libro e mi chiedo: perchè associare il dialetto napoletano solo alla "vecchia arte o meglio arte antica" e non alle nuove forme artistiche che magari i posteri un domani citeranno come tali? Prova poi a tradurre in italiano quello che cantano andrebbe tutto fuori rima e metrica . Oltre anche all'aspetto viscerale che vedo meglio rappresentato.
Grazie sempre per i tuoi preziosi commenti .
:-)

Anonimo ha detto...

Un'altra magica scoperta. Grande Adri

Anonimo ha detto...

non lo so...non mi convince l'operazione.De Simone si rifà a canoi musicali barocchi e la lirica in partenopeo era nota, così pure gli autori citati nel mio ultimo saggio, dove per altro critico in maniera più analitica questo fenomeno. Mi piace molto il tri hop dei massive attack o quello dei Tricky o dei Portishead: è un genere. Io non dico di cantare in italiano, dico perchè non cantare in inglese pure a napoli?

Anonimo ha detto...

Concordo con Adriano e poi la musica è anche emozione e questi ragazzi mi hanno emozionato.
F.M.

adriano ha detto...

Ebbene ho cancellato il post di Dr House . Una grande stronzata sia il post che la risposta a Franco