lunedì 30 marzo 2009

Democrazia

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sabato 14 marzo 2009

Politica orizzontale in un paese verticale














Vico è un paese particolarissimo, uno dei pochi che ha un'altimetria che va dallo 0 assoluto del livello del mare ai 11oo metri di altezza del Faito. Un paese "verticale" che ha il pregio di avere i gozzi ormeggiati alla banchina e il taglialegna e il casaro a 9oo metri....Abbiamo la montagna che ci fa scudo alle spalle e il mare che ci proteggere di fronte ...l'unico modo per entrarci è dai lati con un'unica strada che ci attraversa come uno spiedo Siamo un paese verticale ed eterogeneo , non periferia urbana ma in qualche modo dormitorio, non totalmente e ,sopratutto economicamente , a vocazione turistica ma comunque lo siamo in quanto troppo bello per non essere non apprezzato e quindi inteso come tale, assoluta assenza di industria e di fabbriche ma questo non è un male, disagi sociali nascosti come quando si spazzacasa e si nasconde la polvere sotto i tapetti, povertà celate e vissute con dignità, tanti esercizi commerciali che attingono da un pendolarismo a questo punto "indispensabile" ma da regolamentare, tantissime risorse dormienti, sia morfologiche che umane , che aspettano di essere svegliate,bella gioventù , società civile ( borghesia?) nascosta dietro alle tende della diffidenza , che sbircia dalla fessura della persiana e che non partecipa alla vita sociale della città ma la giudica e la critica come se stesse guardano un programma tv non capendo che in realtà stanno guardando la loro vita ed il loro paese.Io abito nel suo epicentro "miezz a funtan" che è a circa 70 metri di altezza dal livello del mare , altezza fin'ora ritenuta centrale anchepoliticamente vista la storia politica degli ultrimi 4o-5o anni, unita da vecchi modi di far politica che non voglio adesso analizzare ma che andavono bene in quanto le distanze altimetriche erano ancora tali ...ma oggi non esistendo, secondo me, più distanze "virtualmente" lontane ha bisogno di essere radicalmente rinnovata. Bisogna , metaforicamente parlando, ascoltare l'esigenza del pescatore che ha avuto danni dalla mareggiata nello stesso giorno che il casaro di Moiano ha avuto problemi per far arrivare il latte al caseifico causa nevicata. L'unico modo per dare equlibro a questa verticalità di problematiche così diverse è fare , o cercare di fare , una politica
orizzontale che stia esattamente al centro delle esigenze non facendo prevalere la "verticalità" del nostro paese da nessuna altezza "politicamente barimetrica". I modi secondo me sono pochi e osservando le forze politiche ,sia di governo che di opposizione ,come stanno agendo in questo preciso momento credo che ormai sia venuto il momento di fare politica di "progetto" e non di "bandiera" (ce ne sono talmente tante e cambiano così velocemente sia a dx che a sx che credo abbiano significato solo su livello nazionale e non in un comunque piccolo paese come il nostro) pensando e riflettendo che solo azzerando la verticalità altimetrica di Vico, la verticalitàsociale e economica di Vico, solo con un politica equa su Aequa possiamo dare una svolta di "progetto" per il paese. Proviamo ad immaginarci come una magnifica confederzione fatta da paesi adagiati sul mare, dolcemente poggiati su colline e aggrappati alla montagna facenti parte di una straordinaria orizzontale verticalità.....altrimenti credo che il kilometrico dislivello debba essere "frazionato" in "frazioni"

domenica 8 marzo 2009

Primavera?




Stanco di questo lunghissimo (in tutti i sensi....) inverno, ho deciso di andare a chiedere al mio miglior amico se la primavera stesse arrivando......sul Vesuvio ancora qualche "macchia" di neve, cielo terso.... lui mi ha sorriso con la sua ghiacciata e frizzante limpidezza e mi ha consigliato di non cercarla ma di aspettarla.

lunedì 2 marzo 2009

Silenzio


Il silenzio non è il luogo della passività o dell’isolamento, ma lo spazio originario dove ridare voce all’essenziale, alla dimensione più vera di noi stessi, al senso complessivo del vivere.

Smettere di sentire, cominciare ad ascoltare Ascoltare il silenzio, di contro, mette in gioco la nostra “realtà totale” di uomini e ci permette di guadagnare alcune feconde dimensioni dell’esistenza,:
- Il silenzio come distanza dalla parola consueta;
- il silenzio come farmaco contro l’iperattivismo dell’”uomo-vetrina”;
- il silenzio come primato della “persona” sul “ personaggio”;
- il silenzio come scelta contro la decisione;
- Il silenzio come via privilegiata al dubbio metodologico e non esistenziale.
Quindi il silenzio in quanto meditazione ,introspezione ,riflessione ,revisione spirituale,contemplazione,concentrazione ,reviviscenza.IL silenzio è una ragione di stile e di puntuale insegnamento ed è lo strumento attraverso il quale assorbire il contributo di pensiero degli altri filtrandolo attraverso la propria intelligenza e sensibilità impadronendosi degli elementi utili alla propria crescita interiore .
Ci sono tre errori che non si devono commettere secondo Confucio,in presenza di un uomo di qualità :
parlare senza essere stati invitati,che significa precipitazione;
non parlare quando si è invitati ,che significa simulazione ;
parlare senza osservare l’espressione del viso,che significa cecità.
Le varie modalità del silenzio :il silenzio in cui ascolti Bach o leggi un libro di poesie .Il silenzio della concentrazione o addirittura della morte .Il silenzio della solitudine ,il silenzio della riflessione .Il silenzio perchè non si trova nulla da dire :si tace di dolore ,di rabbia ,di tristezza ,di noia ,di malinconia .Il silenzio dell’amore ,il silenzio di due innamorati che si abbracciano .Il silenzio della sopportazione ,del compatimento . Il silenzio di chi striscia per uccidere.
Per alcuni versi il silenzio non è libero quando viene ordinato da qualcuno ,allorquando non è una libera scelta,quando viene ordinato da qualcuno ,quando è una è una punizione ,quando è un ‘imposizione ,allora diventa una privazione ,una menomazione
Oggi il mio è il silenzio di Achille che studia il campo di battaglia isolandosi dal rumore delle falangi...