giovedì 14 maggio 2009

SE VOI FOSTE PERSONE NORMALI di Moni Ovadia



Se foste un rom, quella di Salvini non vi apparirebbe come la
sortita delirante di un imbecille da ridicolizzare.

Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l'ennesima sortita di un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato veniale.

Se foste un lavoratore che guadagna il pane per sé e per i
suoi figli su un'impalcatura, l'annacquamento delle leggi sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo per occuparvi di altro.

Se foste migrante, il rinvio verso la condanna
a morte, la fame o la schiavitù, non provocherebbe solo il sussulto di un'indignazione passeggera.

Se foste ebreo sul serio, un politico xenofobo, razzista e malvagio fino alla ferocia non vi sembrerebbe qualcuno da lusingare solo perché si dichiara amico di Israele.

Se foste un politico che ritiene il proprio impegno un servizio ai
cittadini, fareste un'opposizione senza quartiere ad un governo
autoritario, xenofobo, razzista, vigliacco e malvagio.

Se foste un uomo di sinistra, di qualsiasi sinistra,non vi balocchereste con questioni di lana caprina od orgogli identitari di natura narcisistica e vi dedichereste anima e corpo a combattere le ingiustizie.

Se foste veri cristiani, rifiutereste di vedere rappresentati i valori della famiglia da notori puttanieri pluridivorziati ingozzati e corrotti dalla peggior ipocrisia.

Se foste italiani decenti, rifiutereste di vedere il vostro bel paese avvitarsi intorno al priapismo mentale impotente di un omino ridicolo gasato da un ego ipertrofico.

Se foste padri, madri, nonne e nonni che hanno cura per la vita dei loro figli e nipoti, non vendereste il loro futuro in cambio dei trenta denari di promesse virtuali.

Se foste esseri umani degni di questo nome, avreste
vergogna di tutto questo schifo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Adriano, leggo questo testo e mi viene in mente Cecco Angiolieri "S'i fossi foco ...", anche come cantato da De Andrè.
Ma il punto, forse, è che è difficile affermare un'identità, capire a quale delle tante ipotesi, dei tanti se (rom, musulmano ...)possiamo avvicinarci.
Alla fine, come scriveva il poeta, "Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo".
Ma anche partendo in negativo, da ciò che non siamo e non vogliamo, proviamo a darci una mossa, a recuperare in dignità, a sentirci offesi come cittadini, a non abituarci al peggio.
yr
Non siamo.

adriano ha detto...

Non riuscirò mai a lobotizzarmi al pensiero vuoto, ad assuefarmi alle sofferenze altrui e ciò mi provoca sofferenza ben più forte della cera bollente sulla mano

Anonimo ha detto...

"dobbiamo imparare a fare le cose difficili,come disse Gianni Rodari,in una delle sue ultime poesie:parlare al sordo mostra la rosa al cieco
liberare gli schiavi che
si credono liberi"