sabato 14 marzo 2009

Politica orizzontale in un paese verticale














Vico è un paese particolarissimo, uno dei pochi che ha un'altimetria che va dallo 0 assoluto del livello del mare ai 11oo metri di altezza del Faito. Un paese "verticale" che ha il pregio di avere i gozzi ormeggiati alla banchina e il taglialegna e il casaro a 9oo metri....Abbiamo la montagna che ci fa scudo alle spalle e il mare che ci proteggere di fronte ...l'unico modo per entrarci è dai lati con un'unica strada che ci attraversa come uno spiedo Siamo un paese verticale ed eterogeneo , non periferia urbana ma in qualche modo dormitorio, non totalmente e ,sopratutto economicamente , a vocazione turistica ma comunque lo siamo in quanto troppo bello per non essere non apprezzato e quindi inteso come tale, assoluta assenza di industria e di fabbriche ma questo non è un male, disagi sociali nascosti come quando si spazzacasa e si nasconde la polvere sotto i tapetti, povertà celate e vissute con dignità, tanti esercizi commerciali che attingono da un pendolarismo a questo punto "indispensabile" ma da regolamentare, tantissime risorse dormienti, sia morfologiche che umane , che aspettano di essere svegliate,bella gioventù , società civile ( borghesia?) nascosta dietro alle tende della diffidenza , che sbircia dalla fessura della persiana e che non partecipa alla vita sociale della città ma la giudica e la critica come se stesse guardano un programma tv non capendo che in realtà stanno guardando la loro vita ed il loro paese.Io abito nel suo epicentro "miezz a funtan" che è a circa 70 metri di altezza dal livello del mare , altezza fin'ora ritenuta centrale anchepoliticamente vista la storia politica degli ultrimi 4o-5o anni, unita da vecchi modi di far politica che non voglio adesso analizzare ma che andavono bene in quanto le distanze altimetriche erano ancora tali ...ma oggi non esistendo, secondo me, più distanze "virtualmente" lontane ha bisogno di essere radicalmente rinnovata. Bisogna , metaforicamente parlando, ascoltare l'esigenza del pescatore che ha avuto danni dalla mareggiata nello stesso giorno che il casaro di Moiano ha avuto problemi per far arrivare il latte al caseifico causa nevicata. L'unico modo per dare equlibro a questa verticalità di problematiche così diverse è fare , o cercare di fare , una politica
orizzontale che stia esattamente al centro delle esigenze non facendo prevalere la "verticalità" del nostro paese da nessuna altezza "politicamente barimetrica". I modi secondo me sono pochi e osservando le forze politiche ,sia di governo che di opposizione ,come stanno agendo in questo preciso momento credo che ormai sia venuto il momento di fare politica di "progetto" e non di "bandiera" (ce ne sono talmente tante e cambiano così velocemente sia a dx che a sx che credo abbiano significato solo su livello nazionale e non in un comunque piccolo paese come il nostro) pensando e riflettendo che solo azzerando la verticalità altimetrica di Vico, la verticalitàsociale e economica di Vico, solo con un politica equa su Aequa possiamo dare una svolta di "progetto" per il paese. Proviamo ad immaginarci come una magnifica confederzione fatta da paesi adagiati sul mare, dolcemente poggiati su colline e aggrappati alla montagna facenti parte di una straordinaria orizzontale verticalità.....altrimenti credo che il kilometrico dislivello debba essere "frazionato" in "frazioni"

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Non riesco ancora a comprendere come abbiamo fatto a non capire il tuo talento e la tua lucidità politica.
Complimenti
Francesca

Anonimo ha detto...

la politica orizzontale fa bella coppia col partito orizzontale.
Ma vi siete messi d'accordo?

adriano ha detto...

Assolutamente no....

Anonimo ha detto...

Commento stile accetta:
1) non sono convinto del paese "particolarissimo" se l'affermazione vuole "giustificare" oggettive difficoltà di governo, non siamo, se solo guardiamo oltre la ns provincia, l'unico paese con particolarità geografiche;
altro è se lo si intende in chiave di risorsa (vedasi appresso);
2) è vero non siamo periferia urbana (ed è ciò che ha reso per tanti anni ed ancor oggi vico un paese economicamente agiato senza che ci fosse alla spalle una particolare e diffusa ingegnosità e/o fatica) ma assomigliano sempre di più alle periferie tranquille delle grandi metropoli del mondo nelle quali si va a solo a dormire ed a crescere i figli;
3) disagi sociali nascosti ??? ma dove: volendosi solo fermare allo spaccio di droghe c'è qualcuno in questo blog che non ne conosce l'epicentro nel ns comune??,
4) borghesia che tende alla diffidenza: no che coltiva, avendone avuto buoni risultati ma dimostrando l'incapacità di leggere i tempi, la furbizia: valore eminentemente individuale;
5) politica orizzontale: scusa ma non mi è chiaro (un po' come il cento nella politica), capisco meglio una politica che parta dalle sue risorse per soddisfare le necessità della comunità e che sappia, in ogni luogo e tempo, scegliere la migliore opzione per l'intera comunità locale.
Vico non è un paese turistico ma meta di escursionismo breve (risorsa da sostenere) e molta gente viene a viverci per stare più tranquilla (bisogno da coltivare).
Dunque, stando nell'esempio: sosteniamo la ristorazione locale, la convegnistica (non abbiamo una sola sala convegni) e l'ospitalità diffusa, non entrando in conflitto con il quotidiano (es: parcheggi esterni a costi coerenti con il target di affluenza - possibilità di migliorare il paesaggio urbano e la qualità dell'accoglienza con piani di recupero che riguardino, nel loro insieme, ampie zone del ns territorio) ed ancora miglioriamo - nell'edilizia e nella qualità culturale- l'offerta scolastica (i figli da crescere), la sicurezza ed il luoghi di vita collettiva.
6) Proviamo ad immaginarci ????

adriano ha detto...

Accetto il tuo stile accetta.... segue

Anonimo ha detto...

Caro Adriano,

è un centralismo vicano che non riesco a condividere.Ci sono tantissimi posti più belli del nostro paesello.E' vero, siamo stati fortunati a nascere qui e chessò, non a qualiano o mariglianella, ma potevamo anche nascere a Parigi ( che io amo)o per restare in un paesello a Levanto o a Portofino o in un 'altra città Barcellona o Praga, insomma di posti più belli di Vico ce ne sono tanti.Dunque, come non riesco a cogliere il centralismo topografico con annesse bellezze, così non colgo quello socialee politico.Ma Vico ha una borghesia? Per me la borghesia era una classe che generava cultura, ne parlo al passato perchè la borghesia secondo me è sparita da tempo e non solo da Vico. Al suo posto ci sono i nuovi ricchi: di solito una mediocre e culturalmente rozza piccola borghesia, arricchita o con piccole attività commerciali oneste o in maniera poco chiara, molto legata allo status esibito dei soldi.E la bella gioventù pure:mi avvilisco quando la domenica nell'agorà del paese sento parlare (schiamazzare forse?) la bella gioventù. Il gerco è il vicano con propensione alto collinare ( moianese o massaquanese)e l'estetica sia fisica ( corporea) che vestiaria è assolutamente deprimente, sciattume, panze, il mio occhio non riesce a soffermarsi su niente che possa essere notato. Hai mai visto i giovani che siedono ai caffè di Praga per esempio? O quelli che si incontrano a Place de Vosges a Parigi o quelli che arrivano nella Chueca di Madrid? Ti prendi una vista solo per il glamour delle loro mìse, senza parlare del loro aspetto fisico:sono magri alti curati, intellettualmente curiosi e stimolanti e soprattutto non urlano, insomma caro Adriano, questo paesello io non lo trovo affatto particolarissimo e il più delle volte - nonostante il mare e la collina- caoncello e un po' pacchiano ( le pacchianelle ?).Somiglia in modo impressionante al resto dell'Italia di oggi decaduta a provicia d'Europa caciarona e un po'villana.Non sono spocchioso , né penso di avere la puzza sotto al naso, se ti confesso che io, alla tua proposta di una politica che prediliga l'orizzontalità da contrapporre alla vericalità geografica, preferisco una verticalità politica e sociale himalayana, molto più vicino alla solitudine siderale, perchè in questo nostro paese oggi è meglio essere soli che male accompagnati.

adriano ha detto...

Saintex sono stato troppo metaforico.... e forse dovevo essere più esplicito. Sul punto 5 diciamo le stesse cose, sul punto 3 sono sensibilissimo al problema droga e alcool (il secondo a vico è diventato una consuetudine pericolossisima) e in precedenza ho scritto sulla problematica , credimi vedere la sera sempre più ragazzi strafatti dietro la chiesa di San Ciro ( per non parlare delle frazioni) è diventato uno strazio dell'anima e mi riallacio al tuo punto 4 nel senso che dobbiamo diventare Comunità e lasciare per un attimo i valori individuali per aiutare i ns e i figli dei ns amici e non passare indifferenti con quella piccola e inutile indignazione che mi sa tanto di atteggiamento ponziopilatesco.
Dal tuo dunque... quello che scrivi è da me condiviso e sottoscritto.
Punto 6 : Proviamo a conoscerci , relazionarci.... ad agire .

adriano ha detto...

Franco , il mio non è centralismo in quanto chiudo dicendo che altrimenti sarebbe meglio frazionarci. La borghesia "illuminata" potremmo essere noi e i miei ed i tuoi amici anche se da altezze diverse come la tua Himalayana o la mia a livello del mare. La bella gioventù non è quella che vedi in piazza ma le decine di giovani che oltre a "scenner miezz a funtan" si laureano brillantemenre , che incontro la sera nei locali ad ascoltare rock e jazz, che dipingono e scrivono nella loro "invisibilità fontanesca e piazzaiola ", i ragazzi di Arola Moiano Ticciano che stanno diventando grandi chef o stanno cercando di cambiare le aziende agricole e casearie dei loro padri studiando e cercando di capire. Ho una figlia adolescente e spesso ospito le sue amiche a casa e dietro ai viola ed agli ombretti sgarcianti c'è una generazione che non ha il ns gusto estetico ma ha sensibilità e poesia che magari non capiamo come mio padre non capiva chi era David Bowie. Ho scelto di vivere nel posto in cui vivo e non è un gioco di parole e mi contamino anche nella decadenza per redimerla , attenuarla per dare colore al grigio che ci circonda ; avvicino quello che non è mio almeno per cercare di capire. Parigi è bellissima anche Londra e le piazze che citi sono un microcosmo concentrato puro di " bellezza e glamur" ma dopo due massimo tre fermate di metro diventano anche loro Ponticelli e Secondigliano scusami la banalità ma il bello ce lo abbiamo dentro...
Ognuno di noi ha il suo mulino a vento ed i suoi riferimenti .
Un'abbraccio
Adriano