martedì 16 marzo 2010

L'affettatrice


Sono andato da Tettella , avrà settanta-ottanta anni o meglio un'età impressa nella mia memoria e quindi Tettela per me non ha età, ha una piccola salumeria in collina , non è solo salumeria , in un'angolo ci ha messo fustini di Dash , scope , secchi , lamette da barba . In un'altro ha messo pigiamini , fazzoletti e ascgiugamani . Il classico emporio di una volta. Mi ha detto che la figlia non la può aiutare, è andata a fare "a bebbisitter", perchè due famiglie non si campano e a lei la buonanima del marito Ngiolillo diceva sempre di fare lo scontrino e pagare le tasse , "le carte del ragioniere" come le chiama lei . Io vado lì per ammirare quella slendida affettatrice rossa, epica e icona della nostra memoria collettiva , quando da piccolo vedevo quella ruota lucente affettare il salame o la mortadella e vedevo quelle fette galleggiare, sospese, nell'aria fino a posarsi sulla carta oleata , l'emozione delle prime volte che mamma ti mandava da solo a far la spesa , cosa che ci riempiva di futuro e sentirsi grandi. Mentre pensavo a tutto ciò Tettela contiuava a parlare , me ne accorgevo dal movimeto delle su labbra circondate da rughe belle come onde di risacca e come i solchi del piccolo orto che coltiva per vendere qualcosina in più a Pasqua e Natale e fare i regali ai nipotini . Entra un cliente che gli chiede dei carboni per la brace e lei mi chiede : Adrià passami quel foglio di giornale ch fodero la busta a Cicchillo se no si sporca con la fuliggine , mi sveglio dai miei pensieri e girandomi prendo dallo scaffale poggiato su barattoli di tonno impolverati la prima pagina di repubblica e l'occhio mi cade su un titolo : Tremonti dichiara 39.672 di imponibile all'anno. Prendo il giornale e volutamente mi avvicino per toccare quella mano callosa , deformata dall'artrite , calda di vita e dignità. La guardo e gli dico : Tettela sei più ricca di "Tremonti o ministro" nun te preoccupà e non te scordà , quando uccidi il maiale, di farmi le sopressate per Pasqua. Lei mi guarda sorridendo e facendo roteare quel giornale a mezz'aria mi dice : Adrià iè sempr tenut a capa fresca , nun me sfottere!! Mentre la fuliggine cominciava a coprire quell'articolo di giornale.

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